FOCO IN MUSICA
Giullari di foco, musica e parola , giocolatori flammei ,musici ardenti, taglienti lingue di fiamma.
L’antica arte del giullare è una delle due radici del teatro medievale
quella che prevede la strada e la piazza come palcoscenico e il popolo come pubblico. È l’arte del fare, del dire , del suonare e del cantare, del parlar chiaro o per simboli e immagini… e in questo attraendo con ogni mezzo l’attenzione.
Un buon giullare deve saper:
“corteggiare, cantare, uncinare, imbrogliare, far di peso, di conto, dileggiare i leggiadri, barare a carte, ai dadi, giurare il falso, far serenata a sfregio e ad ammicco, parlare finto latino , greco vero,far apparire vero il falso e quasi falso il vero… “.(Questo sosteneva nel ‘200 Rogeri Apuliese giullare di Siena).
In un contesto nel quale si rendono fruibili le danze, i canti,medievali, la poesia comico realistica ; talvolta anche da improvvisatori e fini dicitori attualizzata, riportandone ai nostri tempi i modi ,lo spettacolo di intrattenimento che chiama la gente a raccolta prevede l’accoppiamento di giochi di fuoco, con musica suonata su strumenti magicamente avvolti dalle fiamme…
Tutto questo è reso possibile dalla poliedricità degli artisti che possono essere alternativamente sia musici, che giocolieri, che giullari di parola o giocolatori con il fuoco.
Il repertorio delle danze comprende il periodo medievale e rinascimentale.in un’ animazione se ne insegnano alcune piuttosto semplici al pubblico presente.
I canti sono tipicamente medievali della tradizione provenzale (kalenda maya) o latina (Gregis pastor) o, ancora brani dai “Carmina Burana” come dal”Liber Vermell de Montserrat”. La strumentazione comprende percussioni di diverso tipo e natura: dai tamburi a cornice,a quelli a doppia pelle, dalle nacchere, alle sonagliere .
Cornamuse; flauti dritti, tabour pipe, traversieri.
Liuto medievale; oud , saz.